Si è tenuta dal 10 al 16 Luglio la settimana del teatro, una settimana magica che è riuscita a riunire teatro e natura in un unico afflato. Spettacoli e proiezioni hanno trasformato la pineta del circolo ARCI Ubimaior – Another Beach Project in un palcoscenico a cielo aperto. Una programmazione che ha visto coinvolta la nuova generazione del teatro italiano. I monologhi sulla tradizione romana di Teo Guarini, il teatro di figura di Angelo Gallo, la sperimentazione di Roberta Sestito, gli omaggi a Pirandello e Totò, hanno meravigliato e incuriosito allo stesso tempo il numeroso pubblico presente.
Inoltre, durante tutta la settimana si è tenuto il laboratorio di commedia dell’arte a cura del maestro Tommaso Setaro, giovane attore dal talento cristallino e di grande esperienza.
Sette battute in sette giorni,ovvero, sette serate all’insegna del buon teatro.
Prima battuta, dedicata ai centocinquanta anni dalla nascita di Luigi Pirandello con la proiezione dello spettacolo teatrale “il berretto a sonagli” nella versione napoletana di Eduardo De Filippo.
Seconda battuta, con il teatro della Maruca e lo spettacolo di teatro di figura calabrese “zampalesta u’cane tempesta”, di e con Angelo Gallo
Terza battuta, con Teo Guarini in una serata di monologhi della tradizione romana.
Quarta battuta, con “Atti Unici” piccole perle del teatro partenopeo; in scena Vincenzo Leto,Roberta Sestito, Tommaso Setaro e gli allievi del laboratorio teatrale Radici in Movimento, Carmine Arcuri e Nicodemo Bilotta
Quinta battuta, il cine-totò con la proiezione di Miseria e Nobiltà
Sesta battuta, “se non stava sotto quel tavolo mi demoliva la stanza”, il misterioso spettacolo di Roberta Sestito, per uno spettatore alla volta.
Settima battuta, con la performance di chiusura degli allievi del laboratorio di commedia dell’arte a cura di Tommaso Setaro.
Una settimana magica che ha entusiasmato ed emozionato tutti coloro che si sono imbattuti nel turbine dell’estate dove il profumo del mare e il cielo stellato di Sovereto sono stati il palcoscenico di un esperienza che ci auguriamo possa diventare un appuntamento fisso dell’estate calabrese.
Le considerazioni dei partecipanti al laboratorio di Commedia dell’Arte
Teresa:
Ho conosciuto la pineta di Sovereto, un luogo un po’ impervio, ruvido, e tuttavia verso di essa mi sono mossa, sotto un sole abbastanza cocente , x 7 giorni consecutivi. Per un bisogno di incontrare o ritrovare me stessa. Questo luogo mi ha detto che sono dentro ad uno spazio enormemente più largo di quello in cui ordinariamente vivo. La mia personalità, strutturata e cerebrale, in questo spazio appartato ha dissotterrato, grazie alla grande professionalità e umanità di Tommaso, la Teresa bambina sepolta da troppo tempo. E ha condiviso il giocare insieme, divertendosi. Il laboratorio mi ha sbattuto in faccia anche i miei limiti senza permettere però che ne rimanessi intrappolata : mi piaccio ancora ! È passato qualcosa di speciale tra Tommaso che parlava e noi che ascoltavamo : un ‘ energia creativa e creatrice…un ‘energia feconda. “la chiave di un uomo si trova negli altri, e’ il contatto con il prossimo quello che ci illumina su noi stessi” ( Paul Claudel) Grazie Vincenzo. .grazie Tommaso..grazie Roberta. .grazie Arci .
Francesca:
Percorso interessante sia dal punto di vista tecnico ( studio dei personaggi della commedia dell’arte) che umano ( stimolo all’ascolto reciproco ed sviluppo dell’empatia) Conduzione del gruppo impeccabile sia per competenza che per autorevolezza. Esperienza da rivivere in ulteriori approfondimenti. Grazie e viva il teatro!
Rita:
La prima domanda che mi viene spontanea è: cosa mi ha spinto a partecipare ad un laboratorio teatrale ben codificato e strutturato quale la commedia dell’arte: mettermi in gioco, rompere le infrastrutture costruite da una cultura molto restrittiva….follia, si, NELLA FOLLIA SI TROVA LA VERITÀ E LA PROPRIA ORIGINALITÀ. I grandi artisti sono uomini che nel comune gergo li definiamo folli per il loro operare fuori dal comune sentire. Follia che mi ha regalato un risultato unico ed indimenticabile. La scoperta più interessante è che attraverso l’attività teatrale si rafforzano i principi e i valori già presenti nella propria personalità ma vengono rivisitati alla luce di nuove scoperte che solo quando sei in quello “spazio” universale ovvero il palcoscenico – puoi palpare e percepire. Attraverso le proprie e altrui performance tutto è possibile – il vero e l’inverosimile. Le movenze, il gesto lo sguardo, ad un certo punto, prendono forma su piani che non ti appartengono. Proprio in queste azioni ti appropri della tua autenticità che la vita quotidiana e professionale, con le sue rigide e codificate regole comportamentali, ti fa perdere di vista. In uno spazio e in un tempo l’azione diventa LIBERTA’ , la parola , i gesti si armonizzano con tutti gli elementi – teatranti e pubblico, per magia tutto fluisce. Assapori il tuo vero. Un ringraziamento particolare a Tommaso Setaro, che con la sua sensibilità artistica e con il suo talento professionale mi ha fatto conoscere un nuovo modo di vivere la realtà artistica. Le continue condivisioni e l’interventi talentuosi su ogni azione scenica e performance personale, a fatto si che, in così breve tempo, rivisitassi non solo il mio modo di essere ma di scoprire una nuova realtà artistica: la forte ed intensa cooperazione con i teatranti. Con immensa gratitudine
Gaetano:
Il laboratorio sulla Commedia dell’Arte che abbiamo seguito è stato molto interessante per tanti aspetti. Come ben sai io sono neofita e questo ha rappresentato il mio “battesimo” nel campo della recitazione, ma l’esito ha suscitato in me la voglia di continuare e proseguire nel percorso. Abbiamo avuto un Maestro di laboratorio più che all’altezza della situazione, preparato, appassionato, paziente ma deciso nel momento in cui era necessario esserlo, molto – ma molto professionale – capace di dare motivazione e formazione. Una vera risorsa per tutti e soprattutto per il Teatro. Nel percorso c’è stato modo di apprezzare in noi una crescita costante ed un miglioramento progressivo della capacità di improvvisare (cosa difficilissima per adulti “formati”…). Abbiamo avuto modo di capire quanto “lavoro” possiamo fare su noi stessi per evolverci come persone e migliorarci quindi nella vita. Sono occasioni importanti che vale la pena di cogliere. Ringrazio il ns. Maestro Tommaso e Vincezo Leto che Lo hai invitato, oltre all’ ARCI che ha reso possibile questa magnifica opportunità. Grazie e – come sempre – Viva il Teatro!
Cristiana:
Laboratorio interessante e stimolante. Approcciarsi alla commedia dell’arte , “fare la conoscenza” dei suoi particolari personaggi ,come Lo Zanni, Arlecchino, Pantalone etc.. così come partecipare ai match di improvvisazione è stato appassionate e divertente . Tommaso è un ottimo insegnante , esigente e gentile , riesce a coinvolgere totalmente nel lavoro e a renderlo piacevole.





